13 anni fa, due dottorandi universitari, Sergey Brin e Larry Page, diedero vita al motore di ricerca più importante del mondo, il cui nome deriva da un termine matematico, googol. Wired ne ripercorre l'entusiasmante storia.
Cominciò a studiare quel groviglio di circa 10 milioni di documenti, e cominciò anche a pensare che sarebbe stato piuttosto utile sapere quali pagine si linkavano tra loro, e cosa linkava cosa.
La prima cosa che uscì da tutto questo linkare fu l’embrione di un progetto chiamato BackRub. Intanto Sergey gironzolava per il campus in cerca di qualcosa che lo entusiasmasse. I loro due cervelli, messi insieme, furono in grado di partorire un sistema di ranking che faceva emergere le pagine più linkate (quindi, in teoria, le più importanti). Per esempio: Ibm è sia il nome del colosso informatico sia il soprannome di un mocciosetto dell’Illinois: ma chi digita Ibm non cerca la pagina di un ragazzino, nel 99,99% dei casi. Per far emergere il sito dell’Ibm, Larry e Sergey e altri del loro gruppo - tra cui l’italianoMassimo Marchiori - scrissero un algoritmo brillante che ha segnato la storia del Web: PageRank (modificato di recente).
Il sistema non era stato pensato per essere un motore di ricerca. Ma di fatto lo era. E funzionava meglio di quelli che andavano allora, come AltaVista ed Exite. Il nome di BackRub fu cambiato in Google - dagoogol, che in matematica rappresenta un 1 seguito da cento zero, a significare la possibilità di cercare tra un numero grandissimo di pagine nel Web. Nell’agosto del 1996, Google fu lanciato per la prima volta sul sito dell’università di Standford.
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