lunedì 10 ottobre 2011

Le 13 cose che ho imparato da Steve Jobs

Guy Kawasaki aveva lavorato col CEO di Apple e ha imparato, tra le altre cose, che il punto d'inizio per cambiare il mondo è cambiare le idee di pochi. Da Il Post.



Guy Kawasaki ha 57 anni, si occupa di investimenti nella Silicon Valley e ha contribuito al successo di Apple nei primi anni della sua esistenza. Iniziò a lavorarci nel 1983 e per circa quattro anni si diede da fare per far conoscere i prodotti della società, lavorando a stretto contatto con Steve Jobs. Ad alcuni giorni dalla sua morte, Kawasaki ha deciso di mettere insieme sul suo profilo di Google+ un elenco delle cose che dice di avere imparato lavorando con Jobs, per «non perdere o dimenticare nessuna delle sue lezioni».

1. Gli esperti non ne sanno niente
Giornalisti, analisti, consulenti, banchieri e guru non sanno fare e quindi danno consigli. Ti sanno dire che cosa c’è che non va nel tuo prodotto, ma non sono capaci di farne uno. Ti possono dire come vendere qualcosa, ma non sanno vendere. Ti possono spiegare come creare grandi gruppi di lavoro, ma sanno gestire a malapena una segretaria. Per esempio, gli esperti ci dissero che i due principali difetti del Macintosh a metà anni Ottanta erano la mancanza del supporto per una stampante a margherita e l’assenza di Lotus 1-2-3; un’altra perla fu il suggerimento di acquistare Compaq. Questo è quello che dicono gli esperti, ma non bisogna sempre dargli retta.

2. I clienti non sanno dirti ciò che vogliono
“Ricerca di mercato Apple” è un ossimoro. Il focus group di Apple era l’emisfero destro del cervello di Steve che parlava all’altra metà sinistra. Se chiedi ai clienti che cosa vogliono, te lo diranno: «Migliore, più veloce e meno caro». Ma una cosa monotona migliorata non ha nulla del cambiamento rivoluzionario. I clienti sanno solo descrivere i loro desideri in termini di ciò che stanno già usando: nel periodo in cui fu introdotto il Macintosh, tutti dicevano di volere computer con MS-DOS migliori, più veloci e meno costosi. La cosa migliore per una startup è creare un prodotto che tu vorresti usare: è quello che hanno fatto Steve e Wozniak.



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