martedì 25 ottobre 2011

Cloud computing, come avere sempre tutto con sé

Un confronto tra i principali tre ecosistemi di cloud computing in lotta per la supremazia: icloud, google e office365. Da Il Sole 24 Ore.




La posta in gioco è l'attenzione: non più soltanto davanti al monitor di una scrivania, ma in movimento oltre le mura di uffici e abitazioni. È un'attenzione scarsa, preziosa, discontinua. Da poco Apple ha varato iCloud: abilita l'archiviazione di musica, video, testi e altri documenti. Soprattutto, sincronizza i dati in modo automatico: non è più necessario dedicare tempo per aggiornarli. Dopo il debutto, però, i primi commenti degli utenti segnalano che occorre pratica prima di gestirla secondo le proprie esigenze. In pochi giorni gli iscritti sono diventati 20 milioni. Hanno 5 Gigabyte di spazio gratuito, espandibili a pagamento: altri dieci Gigabyte costano 16 euro. Ma è un tassello di un mosaico più ampio: iCloud fa parte dell'ecosistema di Apple, un ambiente digitale dove software e hardware sono interconnessi: iPhone, iPad, iPod touch, Mac sono collegati con l'archivio sulla nuvola ("cloud", in inglese), accessibile ovunque attraverso connessioni wifi o con le reti di telefonia mobile. Inoltre chi vuole può decidere di conservare una copia di backup delle sue informazioni su iCloud.
L'impatto dell'uso in mobilità riguarda anche Google: in meno di due anni sono aumentate di quattro volte le ricerche su internet attraverso collegamenti con cellulari, tablet e altri dispositivi portatili. Secondo Informa nell'ultimo anno i sottoscrittori di network 3G sono arrivati a 936 milioni nel mondo, con un incremento del 35% rispetto al 2010. Google ha costruito passo dopo passo un ecosistema a partire dal suo motore di ricerca che riceve un miliardo di visitatori al mese. Prima ha varato la sua posta elettronica (Gmail), che ora si prepara a cambiare grafica. In seguito con altre applicazioni, come i documenti e il calendario, ha ampliato il suo perimetro per catturare l'attenzione degli utenti online, aiutato anche dall'integrazione con YouTube e con Blogger. Sono piattaforme accessibili attraverso il browser durante la navigazione su internet o con applicazioni software. In particolare, se termina lo spazio gratuito a disposizione su Gmail è possibile acquistarne altro con un pagamento di 5 dollari annuali. A trainarne l'uso di posta elettronica e documenti all'interno dell'ecosistema di Google è anche Android, installato su cellulari e tablet. Gli spazi di interazione sono molti, ma gli utenti che vogliono gestire la loro privacy hanno un punto di ritrovo semplificato attraverso le impostazioni della Dashboard: è una sorta di pannello di controllo che mostra un elenco dei servizi sottoscritti e quali sono le opzioni.


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