domenica 2 ottobre 2011

Capitalismo della Rete e duopolio globale

La Rete è sempre più protagonista nel mondo del capitalismo finanziario, dove ha reso e rende possibili ogni sorta di manipolazioni, ma anche direttamente e pesantemente nella politica. Gli effetti non si possono ancora prevedere, ma i rischi possono essere elevati. Da Il Sole 24 Ore.


La Rete è definitivamente "scesa in campo" non solo nel mondo a lei congeniale del capitalismo finanziario, dove ha reso e rende possibili ogni sorta di manipolazioni, bensì anche direttamente e pesantemente nella politica.
Con quali devastanti effetti è difficile prevedere, ma i pericoli per le democrazie sono assolutamente evidenti.
Che finora il cyberspazio e le reti elettroniche si siano sviluppati, operando in territori virtuali privi di confine, è risaputo, come altrettanto noto è il peso che nella politica mondiale hanno già avuto. Mi basterà qui ricordare i rapporti fra Google e il Governo cinese, che fece oscurare sulla Rete i blog degli oppositori al regime, piuttosto che gli accordi del 2007 fra Usa e Unione europea, per poter utilizzare il centro dei dati finanziari di trasferimenti di denaro raccolti in Europa dal programma Swift per finalità antiterrorismo, oppure i più recenti scandali del gruppo Murdoch in Gran Bretagna. Così come è provato che le rivolte nei Paesi arabi e altre sommosse sono state largamente facilitate dall'uso della Rete.

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