Con quali devastanti effetti è difficile prevedere, ma i pericoli per le democrazie sono assolutamente evidenti.
Che finora il cyberspazio e le reti elettroniche si siano sviluppati, operando in territori virtuali privi di confine, è risaputo, come altrettanto noto è il peso che nella politica mondiale hanno già avuto. Mi basterà qui ricordare i rapporti fra Google e il Governo cinese, che fece oscurare sulla Rete i blog degli oppositori al regime, piuttosto che gli accordi del 2007 fra Usa e Unione europea, per poter utilizzare il centro dei dati finanziari di trasferimenti di denaro raccolti in Europa dal programma Swift per finalità antiterrorismo, oppure i più recenti scandali del gruppo Murdoch in Gran Bretagna. Così come è provato che le rivolte nei Paesi arabi e altre sommosse sono state largamente facilitate dall'uso della Rete.
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