È un passioncella passeggera, un flirt estivo o l'amore tra gli italiani e il tablet è destinato a essere duraturo, a resistere nella buona e nella cattiva sorte? A quanto pare le «tavolette» sono qui per restare. Almeno a leggere la ricerca Doxa che per la prima volta ha sondato gli umori del nostro Paese in merito all'ultimo fenomeno dei gadget hi-tech e che anticipiamo in esclusiva. La metà del campione statistico (450 intervistati) è convinta che tra breve il tablet avrà la stessa diffusione dei telefonini. Tra chi ancora non lo possiede (un terzo del totale interpellato), ben due italiani su tre hanno preso seriamente in considerazione di acquistarne uno negli ultimi tre/sei mesi; se non l'hanno fatto è soprattutto per motivi legati al prezzo dell'oggetto.
Il profilo
Dalla ricerca (commissionata da Intel e Fujitsu) emerge un ritratto dell'italiano con il tablet sotto braccio: è uomo (57% contro il 43% di donne), sta tra i 20-34 anni (il 42%), vive nel Nordovest (un terzo) e come titolo di studio ha nel cassetto un diploma (il 59%). Quando il gadget entra in casa chi finisce per usarlo? Nel 39% dei casi solo l'acquirente. Ma in più della metà delle coppie (il 56%) il pc-tavoletta viene condiviso con il coniuge. E il 19% se lo vede soffiare di quando in quando anche dai figli. La presenza dei bambini in famiglia sembra per altro rivestire una certa importanza: il 38% ha almeno un minore di 14 anni in casa.
Un gadget, molti gadget
Il tablet è per definizione un secondo, terzo se non addirittura quarto computer. Difficile al momento fare a meno di un «vero» pc in casa, soprattutto se spesso si ha la necessità di produrre contenuti (nella semplice fruizione il tablet invece è quasi imbattibile). La ricerca conferma che gli acquirenti sono spesso dei geek , smanettoni profondamente innamorati dei gadget tecnologici: il 78% di loro ha anche un lettore mp3, il 76% uno smartphone, il 73% un pc. Confermando che ormai molti di noi hanno in tasca o in borsa tanti oggetti diversi, utilizzati a seconda delle necessità e del contesto.
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