lunedì 10 ottobre 2011

Addio a cattedre e aule, l'istruzione viaggia sul web

A Stanford il inizia oggi un corso online sulle Intelligenze Artificiali: 140 mila iscritti da 175 nazioni. Che non dovranno muoversi da casa per seguire le lezioni o fare gli esami. Tutto accade in Rete. Ma c'è anche qualche problema: come impedire che qualcuno faccia i compiti al posto di altri sballando le valutazioni finali? Ma la rivoluzione va avanti. Lo racconta Riccardo Luna su La Repubblica.

NELLA "scuola del futuro" non ci sono banchi rotti, muri sporchi ed edifici fatiscenti. Per la verità non ci sono proprio i banchi, i muri e gli edifici. E nemmeno le cattedre. Ci sono soltanto gli unici due elementi assolutamente indispensabili perché si possa parlare di un corso di studi: i docenti, ma solo quelli bravi davvero. E soprattutto gli studenti, tantissimi studenti.

Mai visti tanti studenti in una sola classe: quelli che stamattina aprono l'attesissimo corso di Introduzione all'Intelligenza Artificiale dell'università di Stanford, sono più di 140 mila e vengono da tutte le parti del mondo. Anzi, non vengono affatto perché ciascuno di loro, da oggi fino al 12 dicembre quando si terrà l'esame finale, per seguire le lezioni se ne starà a casa propria, o magari in un parco con un laptop sulle ginocchia, oppure starà facendo altro e si collegherà in rete quando gli sarà più comodo rivedere il professore su YouTube.

Ecco, la rete Internet sì, quella deve esserci nella scuola del futuro: e a banda larga se possibile, sennò i video vanno a singhiozzo e il sapere va a farsi benedire.

Benvenuti alla "University of Everywhere", l'università di ogni posto: oggi parte l'esperimento forse più avanzato che ha mai vissuto l'istruzione dai tempi di Socrate. L'obiettivo è insegnare a distanza, simultaneamente e gratis a tutti quelli che lo desiderano. Se funziona, nulla sarà più come prima.

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