martedì 11 ottobre 2011

Attenti all'ISTAT

Il quindicesimo censimento dell'ISTAT assomiglia ad un'edizione de "La settimana enigmistica". Ne traccia un quadro sconfortante Il Fatto Quotidiano.


istatLa Divina Commedia dei nostri giorni va letta con il testo a fronte. Con busta bianca dell'Istituto nazionale di Statistica, a circa 25 milioni di famiglie italiane, il quindicesimo censimento della storia nazionale è stato recapitato con la traduzione. L'aiutino si intitola "Guida alla compilazione dello stato di famiglia" e dovrebbe permettere di orientarsi senza indulgere a crisi isteriche o ausilii psicanalitici, nel labirinto di Cnosso dell'anno di grazia 2011. Simile a un trattato di Diritto Pubblico, in realtà serve a poco.

Più difficile del gratta e vinci, ma comunque meno arduo della Recherce proustiana, il censimento generale della popolazione e delle abitazioni consta di 32 pagine. La prima sembra un quadro dadaista. Disegnini. Stilizzazioni di mano che invitano il compilante a recarsi col malloppo all'ufficio postale. Divaricazioni improvvise, freccette multicolore, perle di puro non-sense che brillano ovunque.

Nel paragrafo "istruzione e formazione" alla domanda sul titolo di studio, se non si sa né leggere né scrivere, si viene indirizzati comunque alla domanda 5.11. È alla pagina dopo. Seguono altri due quesiti misteriosi su aggiornamenti professionali e corsi di studi che rimandano a ulteriori curiosità sull'A.F.A.M e sui suoi corsi. Se il presunto analfabeta ignora sia l'acronimo di alta formazione artistica, musicale e coreutica, è fottuto. A chi ha studiato non va meglio. A pagina sette si incontra la sciarada sull'impianto di climatizzazione. Se non si ha un caldaista a casa, meglio rinunciare.

La battaglia navale del combustibile prevede quattro opzioni orizzontali e sette verticali. Per far conoscere allo Stato impianto e combustibile della propria abitazione, il compilante deve conoscere la differenza tra Metano e Gpl, radiatori e pompe di calore, impianti eolici o fotovoltaici.

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