Tocco magico. Ma a differenza dell'azienda di Mark Zuckerberg, che è riuscita a mettere il cappello su una parola di uso comunissimo, per Apple stavolta le carte hanno detto no. L'ufficio brevetti statunitense ha respinto la richiesta di Cupertino: "multitouch" è una parola di tutti, anche se Apple ne ha tentato la registrazione il 9 gennaio del 2007, il giorno del lancio del primo iPhone. Il tocco magico di Cupertino stavolta non ha funzionato, ma l'azienda ha già fatto appello, subito dopo la decisione del Trademark office. Che ha deciso, molto semplicemente, che il termine "ha un significato generico, e viene usato comunemente per descrivere il funzionamento dei dispositivi con schermo tattile come smartphone, tablet e computer".
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sabato 1 ottobre 2011
Marchi e brevetti: il Multi-touch è di tutti, non solo di Apple
L'ufficio americano dei brevetti (l'USPTO) ha respinto la richiesta della Apple di vedersi riconoscere l'uso esclusivo dei termini usati per descrivere le funzionalità degli schermi touch: "Troppo generici" i termini secondo l'autorità. L'azienda va in appello, mentre si prepara al lancio del nuovo iPhone. Da La Repubblica.
La battaglia dell'hi-tech si combatte con l'evoluzione tecnologica ma, come nell'industria del secolo scorso, anche con la permanenza del marchio. Lo sa bene Facebook, che ha registrato la parola "Face" 1. E lo sa anche Apple, che ha provato a depositare come "trademark" il termine "multitouch", tocco multiplo. Ovvero la tecnologia che per un po' ha reso i dispositivi iOs unici sul mercato, ma che ora è ampiamente diffusa anche nelle offerte della concorrenza.
Tocco magico. Ma a differenza dell'azienda di Mark Zuckerberg, che è riuscita a mettere il cappello su una parola di uso comunissimo, per Apple stavolta le carte hanno detto no. L'ufficio brevetti statunitense ha respinto la richiesta di Cupertino: "multitouch" è una parola di tutti, anche se Apple ne ha tentato la registrazione il 9 gennaio del 2007, il giorno del lancio del primo iPhone. Il tocco magico di Cupertino stavolta non ha funzionato, ma l'azienda ha già fatto appello, subito dopo la decisione del Trademark office. Che ha deciso, molto semplicemente, che il termine "ha un significato generico, e viene usato comunemente per descrivere il funzionamento dei dispositivi con schermo tattile come smartphone, tablet e computer".
Tocco magico. Ma a differenza dell'azienda di Mark Zuckerberg, che è riuscita a mettere il cappello su una parola di uso comunissimo, per Apple stavolta le carte hanno detto no. L'ufficio brevetti statunitense ha respinto la richiesta di Cupertino: "multitouch" è una parola di tutti, anche se Apple ne ha tentato la registrazione il 9 gennaio del 2007, il giorno del lancio del primo iPhone. Il tocco magico di Cupertino stavolta non ha funzionato, ma l'azienda ha già fatto appello, subito dopo la decisione del Trademark office. Che ha deciso, molto semplicemente, che il termine "ha un significato generico, e viene usato comunemente per descrivere il funzionamento dei dispositivi con schermo tattile come smartphone, tablet e computer".
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