mercoledì 9 novembre 2011

L' archivio tra le nuvole semplifica la vita in terra

Il 56% degli intervistati da Nextplora memorizza sul web foto e film Aumentano le offerte, spesso gratuite fino a 2-5 Gigabyte di memoria. Con un grande limite: senza la banda larga il sistema perde efficienza. Da Il Corriere della Sera.



Gli italiani vivono già sulla nuvola informatica, ma non lo sanno. L' 88% di chi naviga su Internet usa almeno un servizio di cloud computing. Tuttavia lo fa in modo inconsapevole. A rivelarlo è il recente Osservatorio Internet 2011 condotto da Nextplora, per conto di Microsoft. A essere monitorato in ambito domestico è stato un campione di 1.000 cybernauti. Memorie lontane Emerge che il 56% degli intervistati memorizza foto e filmati sul web, il 29% musica e compilation, mentre il 18% usa il cloud per archiviare documenti. Dal punto di vista informatico la notizia è positiva. Perché significa che il cloud computing assolve al suo compito principale. Quello di operare attraverso App e software in modo trasparente, rendendo semplice la vita di chi lo usa. Tuttavia l' Osservatorio mette in luce che risultano molteplici le potenzialità nascoste, ancora da scoprire da parte degli utenti. Le applicazioni Diamo allora uno sguardo a quello che si può fare sulla «nuvola». Ai primi posti delle applicazioni cloud troviamo la creazione di spazi personali di memoria. Si tratta di aree di parecchi Gigabyte dove archiviare i propri file. Senza necessità di usare chiavette e hard disk portatili. Il vantaggio è dunque duplice. Disporre di una comoda area di backup «sempre e in ogni luogo». E poi condividere in modo sicuro le informazioni con altri utenti. Un esempio arriva da DropBox dell' omonima software house di San Francisco. Conta già 45 milioni di utenti nel mondo e risulta uno degli archivi virtuali più gettonati per il salvataggio digitale. Mette a disposizione gratuita 2 GB (Gigabyte) di memoria, ma per liberare spazio i file si possono cancellare e sovrascrivere. Per maggiori capacità l' utente dispone di soluzioni a pagamento con prezzi che partono da 7 euro al mese per 50 GB. I singoli file si caricano direttamente sulla nuvola non solo dal Pc, ma anche da smartphone e tablet. Le relative App sono disponibili per dispositivi mobili Apple, Android e BlackBerry. Più capaci Google Docs figura invece tra i software nati per gestire la «produttività personale» in modalità cloud.


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